Nel 1923, Cecil B. DeMille esordisce nel filone biblico con la versione muta dei Dieci Comandamenti con Theodore Roberts nel ruolo di Mosè e Charles De Rochefort in quello di Ramses. Rispetto al remake del 1956, l’edizione originale ha una seconda parte di ambientazione contemporanea di non grande interesse mentre tutta la parte storica è sorprendente. La storia è quella tradizionale : Mosè chiede al faraone di liberare gli ebrei ma lui non accetta. Vengono mandate dunque sull’Egitto le famose piaghe, fino a quando Ramses non sarà costretto ad accettare la proposta del profeta. Inseguito dall’esercito del faraone, Mosè apre le acque del Mar Rosso e le attraversa col suo popolo, richiudendole poi sull’esercito egiziano e distruggendo l’armata. Giunto sul Sinai il profeta riceve poi i dieci comandamenti mentre, a valle, gli ebrei adorano un idolo d’oro. Mosè, sceso dal Sinai, punisce gli idolatri…
Con un esorbitante budget a disposizione (più di un milione di dollari), DeMille realizza un’opera rimasta famosa per la plasticità e la grandiosità delle scene di massa (con 2.500 comparse e 4.000 animali impiegati), per l’uso sperimentale di alcune riprese in Technicolor e per le inquadrature subacquee degli egiziani travolti dai flutti. DeMille userà parecchio materiale nel remake che farà nel 1956, in particolare alcune inquadrature e diversi primi piani.
Sceneggiatura: Jeanie Macpherson
Fotografia: Bert Glennon, J. Peverell Marley, Archie Stout
Musica: Edward Falck, Karl Gutman, Milan Roder, Lazare Saminsky
Montaggio: Anne Bauchens
Scenografia: Paul Iribe
Costumi: Julia Faye, Howard Greer, Clare West
Altri titoli: The Ten Commandments, Les dix commandements
Colore: Bianco & Nero
Produzione: PARAMOUNT
Su gentile concessione dell'Ente dello Spettacolo