DUE ORE ANCORA – D.O.A.

Durante una vacanza a San Francisco, l’avvocato commercialista Frank Bigelow (Edmond O’Brien, veterano del cinema hollywoodiano) scopre di essere stato avvelenato, attraverso un’iniezione, da un virus di cui non esiste antidoto. I medici gli danno pocchi giorni di vita, che lui passa in una frenetica ricerca del suo assassino, senza sapere chi sia e perché voglia la sua morte. Thriller dal clima rarefatto in un quadro d’insieme intenso e impressionaista, in cui la corsa contro il tempo e la ricerca di una certezza creano un originale percorso fatto d’inquietudine e apprensione. La struttura è intrisa di atmosfere notturne e di narrazioni in flashback. Il film di Maté, straordinario direttore della fototgrafia poi passato anche alla regia, trae origine dal film tedesco del 1931, Der Mann, der seinen Morder sucht, diretto da Robert Siodmak e sceneggiato da Billy Wilder, e può vantare due remake, L’uomo che doveva uccidere il suo assassino del 1968 e D.O.A. – Cadavere in arrivo del 1988.