CATHY BERBERIAN (Attleboro, Massachussetts, 4.7.1928 – Roma, 6.3.1983) nata da genitori armeni, compie gli studi classici in patria, coltivando anche la danza. Studia quindi materie letterarie alla New York University e arte scenica alla Columbia University. Dopo aver vinto una borsa di studio delle Fondazione Fulbright, si trasferisce in Europa, perfezionando gli studi musicali a Milano con Giorgina Del Vigo, a Parigi con M. Freund e quelli di danza a New York sotto la guida di La Meri. Svolge un’intensa attività concertistica, dedicandosi inizialmente al repertorio classico. Ben presto si matura la sua vocazione alla sperimentazione delle più diverse tecniche della vocalità moderna e contemporanea. La sua duttilità d’interprete, unita alle sue qualità vocali, diviene fonte d’ispirazione per i più importanti compositori del Novecento, che le dedicano spesso proprie creazioni : Bussotti, Maderna, Pousseur, Milhaud, Stravinskij e naturalmente Luciano Berio, di cui è stata moglia dal 1950 al ‘66. La sua attività si svolge prevalentemente su due fronti : da un lato la normale attività teatrale, concertistica e discografica – che la vedono impegnata anche nella riscoperta della musica antica, soprattutto della produzione di Monteverdi – , dall’altro le frequenti apparizioni in veri e propri ‘concerti-spettacolo’, spesso con la collaborazione di illustri musicisti, quali Berio, Bruno Maderna e Bruno Canino. La cantante si cimenta anche nell’attività compositiva : nel ‘66 crea ‘Stripsody’, divertimento per voce sola commisionatole dalla Radio di Brema e pubblicato da Peters. Svolge un’intensa attività didattica, tenendo stages e corsi a Colonia, Vancouver, Toronto, Wiesbaden, Milano, Frisburgo, Liegi, Basilea, ecc. Pubblica numerosi articoli e saggi su riviste specializzate. Viene insignita di prestigiosi premi quali il Grammy Award (1971, 1973 e 1974) e il Grand Prix du Disque.