RUDOLF SERKIN
Nato il 28 marzo 1903 a Eger (Bohemia) è una delle grandi figure della storia del pianoforte. Bambino prodigio segue una formazione musicale completa (piano – direzione d’orchestra – composizione) prima di incontrare il violinista Adolf Busch. I tre fratelli Busch (Hermann era violoncellista, Fritz direttore d’orchestra) decidono con Serkin di lasciare la Germania nazista e si stabiliscono prima in Svizzera, poi negli Stati Uniti dal 1933. Serkin vi suonerà con Pablo Casals, Arturo Toscanini, Bruno Walter, in una parola tutti i musicisti che hanno fatto la vita musicale americana. Agli inizi degli anni cinquanta, Rudolf Serkin fonda il festival e l’accademia di musica di Marlboro, la cui influenza internazionale non s’è smentita. Si può affermare che Serkin non ha inciso un solo disco mediocre. Il suo suono limpido e denso, l’impressione che Serkin dà all’ascoltare di scoprire con lui la musica, ne fanno uno dei rari ‘filosofi’ del pianoforte. E’ morto a Guilford l’8 maggio 1991.
SOMMARIO
pag. 4 Serkin e l’anamorfosi di Piero Rattalino
pag. 9 Rudolf Serkin: “Tutti hanno paura” di Myriam Anissimov
pag. 15 Discografia essenziale di Rudolf Serkin
pag. 16 “Non vedi scintille covare nei suoni?” di Paolo Russo
Direttore responsabile: ALBERTO SPANO
Coordinatore generale: PIERO RATTALINO
Edizione: ERMITAGE