Nella Parigi del Secondo Impero (1852-1870), Nana Coupeau, attrice e cortigiana, si diverte a umiliaire e rovinare i suoi spasimanti, avida di lussi e di piaceri finché, ridotta in miseria, muore di vaiolo. Dal romanzo (1880) di Émile Zola, il nono del ciclo dei Rougon-Macquart, il secondo degli otto film muti di Jean Renoir, sicuramente il più importante, considerato uno dei suoi massimi capolavori, nonostante il suo insuccesso commerciale che, dati gli alti costi, portò alla rovina il regista, che ne era anche produttore. Influenzato nel décor da von Stroheim, Renoir affidò all’allora moglie Catherine Hessling il ruolo della protagonista. All’inizio, nella parte del commediografo Fauchery, appare l’attore C. Moore, cioè il fututo regista Claude Autant-Lara, scenografo e costumista del film. La versione qui presentata si avvale dei materiali accuratamente restaurati in Francia.
Sceneggiatura: Pierre Lestringuez
Fotografia: Edmund Corwin, Jean Bachelet
Musica: Maurice Jaubert, Jacques Offenbach
Colore: Bianco & Nero
Tratto da: ROMANZO OMONIMO DI EMILE ZOLA
Produzione: FILMS JEAN RENOIR
Costumi: Claude Autant-Lara
Oggetto: Emile Zola
Altri titoli: NANA
Su gentile concessione dell'Ente dello Spettacolo