Ambientato nei campi di prigionia tedeschi durante la Prima guerra mondiale, il capovaloro di Jean Renoir descrive i molteplici tentativi di evasione di tre ufficiali francesi : il nobile De Boëldieu (Pierre Fresnay), il proletario Maréchal (Jean Gabin) e l’ebreo Rosenthal (Marcel Dalio). A causa di questi tentativi di evasione, i tre vengono trasportati in una speciale fortezza, il cui comandante è un ufficiale di aviazione che aveva abbattuto l’aereo di Boëldieu e Maréchal, il nobile von Rauffenstein (Erich von Stroheim), il quale tratta molto umanamente i prigionieri, che però provano un nuovo tentativo di evasione… Dramma teso e intensissimo, La Grande Illusione viene raccontata dal regista con uno stile energico che proietta, sia sugli episodi collettivi che sulle situazioni individuali, una comprensione sincera e umana. Considerato quasi unanimemente tra i capolavori assoluti della storia del cinema, il film di Renoir si staglia per il suo intenso messaggio pacifista e per il profondo umanesimo che da esso promana in ogni sequenza.
– PREMIO PER IL MIGLIOR COMPLESSO ARTISTICO ALLA V ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA-BIENNALE DI VENEZIA (1937).
– CANDIDATO ALL’OSCAR 1938 COME MIGLIOR FILM.
Oggetto: Jean Renoir
Sceneggiatura: Charles Spaak, Jean Renoir
Fotografia: Christian Matras
Musica: Joseph Kosma - Canzoni: "Si tu veux marguerite" (1913; musica di Albert Valsien e parole di Vincent Telly) è interpretata da Julien Carette; "Frou-frou" (1898; musica di Henri Chateau, parole di Hector Monréal & Henri Blondeau) è interpretata da Fréhel e Jean Gabin.
Montaggio: Marthe Huguet, Marguerite Renoir, Renée Lichtig
Costumi: Decrais
Altri titoli: The Grand Illusion, La Grande Illusion
Colore: Bianco & Nero
Produzione: RAC (REALISATION D'ART CINEMATOGRAPHIQUE)
Su gentile concessione dell'Ente dello Spettacolo