Un giovane poeta (William Dieterle) viene ingaggiato dal proprietario di un museo delle cere (John Gottow) per animare attraverso 3 storie altrettante statue esposte nel museo, Ivan il Terribile (Conrad Veidt), Jack lo squartatore (Werner Krauss), il califfodi Bagdad Harun al-Rashid (Emil Jannings)… il film di Leni (noto in Italia anche come ‘Tre amori fantastici’) che presenta molti collegamenti con i precedenti ‘il gabinetto del dottor Caligari’ di Wiene e ‘Destino’ di Lang, nonostante l’incompletezza – un quarto episodio mai girato per problemi economici – si erge come uno spettacolare kolossal, capace di esaltare le forme dell’espressionismo (basti osservare le mirabolanti scenografie o gli inquietanti effetti fotografici) e di sfruttare appieno le grandi doti degli interpreti, da Emil Jannings a Conrad Veidt a Werner Krauss.
Sceneggiatura: Leo Birinski, Henrik Galeen
Scenografia: Paul Leni, Alfred Junge
Colore: Bianco & Nero
Produzione: Neptune-Film A.G.
Costumi: Ernst Stern
Altri titoli: Waxworks, Le Cabinet des figures de cire
Su gentile concessione dell'Ente dello Spettacolo