Nella sterminata filmografia di Cecil B. DeMille, che conta ben 78 pellicole comprese tra il 1914 e il 1958, di Carmen, dall’opera di Bizet, per moltissimo tempo si era perduta ogni traccia.
Il ruolo della protagonista, la gitana Carmen, libera e volubile, di cui si innamora il nobile José che arriverà a uccidere per lei, fu affidato a Geraldine Farrar, all’epoca prima donna del Metropolitan di New York. Sguardo provocante, bocca sottile e occhio languido, la Farrar è la splendida interprete della versione di DeMille, ispirata dalla novella di Mérimée e destinata ad essere ripresa innumerevoli volte sullo schermo negli anni a venire.
– CON IL FRATELLO WILLIAM SCENEGGIATORE, C.B. DE MILLE AVREBBE VOLUTO ISPIRARSI ALL’OPERA DI GEORGES BIZET, MA GLI EREDI DEL MUSICISTA GLI CREARONO TANTI PROBLEMI CHE ANCH’EGLI, COME GLI ALTRI, S’ISPIRO’ ALL’OPERA DI PROSPER MERIMÉE.
– E’ UNO DEI 13 FILM CHE DIRESSE NEL 1915. NON HA LASCIATO TRACCE.
– EFFICACI SCENE DI CORRIDA.
Oggetto: Novella "Carmen" di Prosper Mérimée, Opera "Carmen" di Georges Bizet
Sceneggiatura: William C. DeMille
Fotografia: Alvin Wyckoff
Montaggio: Anne Bauchens, Cecil B. DeMille
Scenografia: Wilfred Buckland
Altri titoli: Carmen
Colore: Bianco & Nero
Tratto da: Novella "Carmen" di Prosper Mérimée, Opera "Carmen" di Georges Bizet
Produzione: JESSE L. LASKY FEATURE PLAY COMPANY