ATLANTIDE

Il primo lungometraggio sull’affondamento del Titanic, seppur con delle non del tutto giustificabili inesattezze… La trama è incentrata su un passeggero di prima classe, il biologo dottor Friedrich von Kammacher, che durante il viaggio conosce la giovine ballerina Ingigerd, passeggera di terza classe, della quale si innamora a prima vista. Così comincia il gioco di “passaggio” del caro dottore: di giorno è sempre circondato dalla moglie (anche lei passeggera di prima classe), di notte sgattaiola di nascosto per vedersi con la bella Ingigerd. Quando poi la nave urta “qualcosa” (non viene mai detto cosa), nel panico generale, i due si perdono di vista. Von Kammacher la ritrova alcuni minuti dopo, priva di sensi, e la porta di peso sul ponte dove la fa salire su una scialuppa e si allontana per cercare sua moglie, che però non trova in quanto caduta in acqua e annegata. Quindi torna indietro e sale sulla scialuppa con Ingigerd. La scialuppa viene calata con solo loro due a bordo, e von Kammacher rema continuamente per allontanarsi dalla nave, che affonda così velocemente da impedire all’equipaggio di calare altre scialuppe. Il risucchio generato dalla nave che affonda trascina giù quasi tutti i passeggeri che erano in acqua, ne rimangono solo otto, che salgono sulla scialuppa di von Kammacher e Ingigerd. Un cargo di passaggio li nota e li trae in salvo. Cargo e superstiti giungono a New York alcuni giorni dopo. Ingigerd è sconvolta al punto da non essere più in grado di ballare, la sua carriera è rovinata. Von Kammacher cerca di consolarla dicendole che la ama e che vuole una nuova vita a New York con lei…