Praga 1942. Poiché gli operai della Skoda non lavorano abbastanza, il ‘Reichsprotektor’ nazista Heydrich ordina alcune esecuzioni per dare un esempio ma viene ucciso in un attentato da un esponente della Resistenza ceca, Frantisek Svoboda (Brian Donlevy). I tedeschi proclamano lo stato di emergenza e impongono il coprifuoco, mentre l’attentatore viene accolto in casa del professor Stepan Novotny (Walter Brennan). Quest’ultimo viene però preso in ostaggio dalla Gestapo insieme a quattrocento notabili di Praga : per salvarlo la figlia Mascha (Anna Lee) prega Svoboda di costituirsi, ma i membri della Resistenza decidono di accusare dell’attentato Emil Czaka (Gene Lockhart), ricco birraio e collaborazionista, creando prove false con l’aiuto degli abitanti di Praga. I nazisti sono cosi obbligati a eliminare Czaka, ma alla fine anche gli ostaggi verranno uccisi.
Anche i boia muoiono costituisce il miglior contributo di Bertolt Brecht al cinema, nonostante i suoi rapporti con Lang finirono con il deteriorarsi rapidamente, e si caratterizza per il montaggio teso e serrato, per la fotografia cupa e ricca di chiaroscuri, per l’asprezza della colonna sonora del tedesco Hans Eisler (anche lui esule in America) candidato all’Oscar. Il film divenne celebre anche per la sua singolare conclusione, con la didascalia ‘Non la fine’.
Sceneggiatura: Bertolt Brecht, Fritz Lang, John Wexley
Fotografia: James Wong Howe
Musica: Hans Eisler
Montaggio: Gene Fowler Jr.
Scenografia: William S. Darling
Altri titoli: HANGMEN ALSO DIE, LES BOURREAUX MEURENT AUSSI
Colore: Bianco & Nero
Produzione: UNITED ARTISTS